Il Filos

''C’era una volta..''

Si potrebbe intitolare così questo scritto: “C’era una volta…” e il contenuto di una simile riflessione nostalgica sarebbe l’immagine della donna.

Un titolo provocatorio, forse, ma non scelto a caso. Dare una definizione di autenticità alla figura della donna sembra essere davvero difficile. La televisione non ci aiuta, così come le copertine dei giornali: sono donne “vere” quelle che mercificano la propria immagine per apparire su un foglio di carta mezze nude, che sgambettano nei programmi o inventano storie per essere protagoniste di uno scoop?!? Io credo che le vere donne siano altro. Che esistano e abbiano storie molto più belle e autentiche da raccontare. Ma che non stiano nei programmi in tv con nient’altro che un costume addosso. Sono loro i modelli a cui voglio ispirarmi nella mia vita. Non le veline o le soubrette.

Ho conosciuto queste donne. Le ho incontrate al “Filòs” un lunedì pomeriggio a Castiglione delle Stiviere, un paese in provincia di Mantova. E subito ho capito. Ho capito che ci sono ancora donne così. Che hanno vissuto appieno la loro vita, che hanno dei valori e una morale. Sono donne di età diverse. Hanno lavorato e hanno creato una famiglia. Ogni lunedì si ritrovano e sembra di tornare indietro nel tempo. Conoscono i nomi di tutte le piante e di tutti i fiori. Sanno cucinare tantissime ricette e rispettano le tradizioni culinarie. Lavorano la maglia come si faceva una volta. Frequentandole mi sono sempre sentita così ignorante…io non sapevo fare la pasta fresca come Aldina (anche se ho imparato!), non so fare una magnifica torta di rose come quella di Lucia, non so creare un quadro all’uncinetto come Mirella, non lavoro la maglia come Ferdi….

Io, come le mie coetanee, non possiedo queste conoscenze. E mi vergogno un po’. Perché per me, essere vere donne è anche questo. Ma non solo. Queste donne sono figlie, mogli e madri e sono il mio specchio sulla generazione “di mezzo”. Perché sentire le lamentele di mia mamma non è come ascoltarle da loro. Quando raccontano delle difficoltà con in figli o mariti, sembra che raccontino un po’ anche di te. Sono un libro aperto sulla quotidianità della vita e vedere all’esterno i tuoi stessi problemi ti aiuta a leggerli e capirli meglio. E la solidarietà che si crea in quel gruppo sembra impossibile che esista. Anche per questo sembra di tornare indietro nel tempo, quando si poteva contare sui vicini di casa o sulla famiglia allargata; scambiarsi consigli, aiuti, esperienze non è cosa da poco.

In una società “liquida” come la definisce il sociologo Bauman, in cui i rapporti sono ai minimi termini, dove la famiglia è sempre più un nucleo a sé stante e ognuno pensa solo a sé stesso, ritrovarsi il lunedì pomeriggio è un’ancora di salvezza per queste donne. Ogni paese, ogni città dovrebbe avere un gruppo come “Il Filòs”, per recuperare quelle relazioni significative che mancano così tanto oggi. E per riprendersi quella dignità di donna che non avrei mai voluto abbandonasse il senso comune. Le donne vere sono quelle con valori, esperienze e difficoltà, che non hanno paura di ciò che sono. La loro preoccupazione maggiore non è la prova costume, non è il vestito e nemmeno il trucco.

È la vita, è la famiglia, la casa, le amicizie. Senza per questo perdere la loro femminilità. Sono Donne con la “D” maiuscola e non voglio credere che questa immagine si solo una bella favola che inizia con la frase “C’era una volta…”. Sono proprio loro quelle che vorrei vedere nei programmi della televisione. Al posto delle soubrette. Perché un giorno mia nipote non mi dica: “Da grande voglio fare la velina!”, ma “Da grande voglio fare il medico, la mamma, l’avvocato, la maestra, la casalinga…”.

O magari L’assistente sociale, chi lo sa!

 

Valentina Calafà

Stagista all’A.M.A

Il Filos

Sede: Piazza San Luigi, 8 – Castiglione delle Stiviere
Telefono: 339 6639382

Orari: Lunedì dalle 15,00

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